Dopo Invisalign i denti tornano come prima? L'importanza della contenzione

Stai considerando un trattamento Invisalign per allineare i tuoi denti o hai già completato il percorso e ti stai chiedendo cosa succederà dopo? Una delle domande più frequenti che i pazienti pongono riguarda la stabilità dei risultati: "ma dopo Invisalign i denti tornano come prima?". In questo articolo esploreremo approfonditamente la questione, spiegando perché i denti tendono a spostarsi dopo un trattamento ortodontico e, soprattutto, cosa si può fare per mantenere il risultato nel tempo.

Cos'è Invisalign

Invisalign è un sistema ortodontico innovativo che utilizza una serie di allineatori trasparenti, personalizzati e rimovibili per correggere gradualmente la posizione dei denti. A differenza degli apparecchi fissi tradizionali con bracket e fili metallici, gli allineatori Invisalign sono praticamente invisibili e possono essere rimossi durante i pasti e per l'igiene orale quotidiana.

Il trattamento consiste in una sequenza di allineatori, ognuno leggermente diverso dal precedente, che esercitano una pressione controllata e progressiva sui denti per guidarli nella posizione desiderata. Ogni allineatore viene generalmente indossato per 1-2 settimane prima di passare al successivo, conducendo gradualmente i denti verso l'allineamento finale pianificato digitalmente dal dentista.

L'equilibrio dinamico del corpo umano

Per comprendere perché i denti possano tornare nella loro posizione originale dopo un trattamento ortodontico, dobbiamo prima capire un concetto fondamentale: l'equilibrio dinamico del corpo umano.

Il nostro corpo è in costante evoluzione e cambiamento. I capelli e le unghie crescono continuamente, la pelle si rinnova, i muscoli si adattano agli sforzi a cui sono sottoposti, e anche le ossa si rimodellano in risposta alle forze applicate. Nulla nel nostro organismo rimane statico: siamo il risultato di un equilibrio dinamico in cui forze contrapposte si bilanciano creando una stabilità apparente.

Questo principio si applica anche ai nostri denti. Nonostante possano sembrare strutture fisse e immobili, in realtà sono sottoposti a continue forze: la pressione della lingua, delle guance, delle labbra, le forze masticatorie e persino minuscole forze derivanti dalla crescita e dal rimodellamento osseo. Il loro posizionamento è il risultato di un equilibrio tra tutte queste forze.

Il meccanismo della recidiva dentale: il ruolo delle fibre transettali

Quando i denti vengono spostati durante un trattamento ortodontico, non si muovono isolatamente. Intorno a ogni dente esiste un complesso sistema di fibre connettivali che svolgono un ruolo cruciale nel mantenere i denti nella loro posizione.

Particolarmente importanti sono le fibre transettali, un tipo di fibre collagene che si estendono attraverso il setto interdentale, collegando un dente al dente adiacente. Queste fibre formano una rete elastica che agisce come un sistema di ancoraggio naturale per la dentatura.

Durante un trattamento ortodontico, quando i denti vengono spostati, queste fibre transettali vengono allungate e messe in tensione. È come se stessimo tirando un elastico: finché applichiamo la forza, l'elastico rimane teso, ma appena la rilasciamo, tende a tornare alla sua forma originale, esercitando una forza nella direzione opposta.

Allo stesso modo, quando un qualsiasi trattamento ortodontico (sia esso con apparecchio fisso o Invisalign) viene completato e si rimuovono le forze attive sui denti, le fibre transettali precedentemente tese iniziano a esercitare una forza che tende a riportare i denti nella loro posizione originale. È come se i denti avessero una sorta di "memoria nostalgica", un desiderio innato di tornare dove erano prima.

Questo fenomeno è ciò che gli ortodontisti chiamano "recidiva" ed è un processo naturale che può vanificare i risultati ottenuti con tanto impegno durante il trattamento ortodontico.

Le fibre transettali tendono a riorganizzarsi completamente dopo circa 12 mesi. Questo significa che i primi 12 mesi dopo la conclusione del trattamento attivo sono assolutamente critici per prevenire la recidiva. Durante questo periodo, le fibre stanno lentamente riorganizzandosi nella nuova posizione, ma se non manteniamo i denti stabili, le fibre tenderanno a riportare i denti nella loro configurazione originale.

Passati questi 12 mesi, che rappresentano la fase più critica, le fibre transettali generalmente si saranno adattate alla nuova posizione dei denti. Tuttavia, ciò non significa che i denti rimarranno necessariamente immobili per sempre. Altri fattori, come i cambiamenti fisiologici naturali del corpo dovuti all'invecchiamento, i cambiamenti nella masticazione, la perdita di denti adiacenti e la normale crescita mandibolare residua, possono continuare a influenzare la posizione dentale nel corso degli anni.

Questi spostamenti tardivi non sono dovuti alla recidiva vera e propria (cioè al ritorno nella posizione pre-trattamento), ma piuttosto ai cambiamenti fisiologici naturali che sono dovuti a quell’equilibrio dinamico di qui parlavamo poco fa. Per questo motivo, la stabilità dei denti va tenuta sotto controllo anche dopo i primi 12 mesi dalla fine del trattamento.

Ci serve quindi un dispositivo che sia in grado di maniere i denti nella posizione desiderata: una contenzione.

I diversi tipi di contenzione

Esistono diverse opzioni di contenzione disponibili dopo un trattamento ortodontico. Ognuna ha i suoi vantaggi e svantaggi e la scelta dipenderà dalle specifiche esigenze del paziente e dalle raccomandazioni del dentista.

Contenzione monoblocco

La contenzione monoblocco è un apparecchio rimovibile a pezzo unico che copre sia l'arcata superiore che quella inferiore, simile a un paradenti sportivo. Non ha vantaggi ma solo svantaggi:

  • Ingombrante: Accogliendo entrambe le arcate, questo tipo di contenzione deve necessariamente avere un volume elevato.

  • Scomodo: A causa del volume elevato, questo tipo di contenzione è il più scomodo in assoluto.

  • Non adatto per i respiratori orali: Chi ha problemi funzionali al naso respira per forza di cose dalla bocca ed è definito quindi un respiratore orale. È ovvio che se il paziente deve respirare dalla bocca e questo gli viene impedito, la contenzione monoblocco risulta per loro impossibile da portare.

Splintaggio fisso

Lo splintaggio fisso consiste in un sottile filo metallico che viene incollato sulla superficie interna dei denti, generalmente dall'incisivo laterale sinistro a quello destro oppure da canino a canino. Può essere applicato all'arcata inferiore o ad entrambe le arcate.

Vantaggi:

  • Fisso: Non c'è il rischio di dimenticare di indossarlo.

  • Discreto: Essendo posizionato sulla superficie linguale dei denti, non risulta visibile.

Svantaggi:

  • Non igienico: rende notevolmente più difficile l'igiene orale quotidiana, favorendo l'accumulo di placca e tartaro. Per questo motivo richiede sedute di igiene orali molto più frequenti rispetto a chi porta altri tipi di contenzione.

  • Non previene recidive posteriori: Bloccando solo i denti anteriori lascia i settori posteriori suscettibili a possibili spostamenti.

  • Non adatto agli open bite (morso aperto): Nei pazienti trattati per un morso aperto conviene usare contenzioni che prevengano la riapertura del morso. Lo splintaggio non ha questa proprietà.

Contenzione Vivera

La contenzione Vivera è la contenzione ideata appositamente per gli allineatori Invisalign. Assomiglia agli allineatori utilizzati durante il trattamento attivo, ma è realizzata con un materiale più rigido che previene in maniera eccellente lo spostamento dentale. Va indossata inzialmente tutte le notti, poi solo qualche notte alla settimana.

Vantaggi:

  • Igenica: essendo rimovibile consente di lavare normalmente i denti, prevenendo l’accumulo di placca e tartaro.

  • Comoda: essendo sottile risulta molto comoda da indossare.

  • Discreta: è trasparente e quindi risulta invisibile.

  • Adatto ai respiratori orali: la mascherina che copre l’arcata superiore è separata dall’inferiore e quindi non interferisce con la respirazione.

  • Adatto agli open bite: rappresentando uno spessore occlusale, questa contenzione genera una leggera forza intrusiva che previene la riapertura del morso.

  • Previene le recidive posteriori: coprendo anche i denti posteriori, viene garantita una prevenzione delle recidive a 360 gradi.

Svantaggio:

  • Rimovibile: essendo rimovibile, questo tipo di contenzione richiede di essere indossata per funzionare (no, dal comodino non sortirà alcun effetto!).

Conclusione: la contenzione è importante quanto il trattamento attivo

Il percorso verso un sorriso perfetto non termina con l'ultimo allineatore Invisalign. La fase di contenzione è altrettanto importante quanto il trattamento attivo stesso. Sarebbe un vero peccato, dopo aver investito tempo, denaro e impegno per ottenere il sorriso desiderato, perdere i risultati perché non si segue correttamente la fase finale di contenzione.

Ricorda: i denti hanno una "memoria" dovuta alle fibre transettali e tendono naturalmente a tornare nella loro posizione originale, soprattutto durante i primi 12 mesi dopo il trattamento. Inoltre, il nostro corpo è in costante cambiamento e pertanto i denti continueranno a subire piccoli spostamenti nel corso della vita.

Seguire scrupolosamente le indicazioni del tuo dentista riguardo alla contenzione ti permetterà di mantenere il tuo nuovo sorriso bello e allineato per molti anni a venire. Non sottovalutare questa fase: la contenzione è la garanzia che protegge i risultati ottenuti con il tuo trattamento Invisalign.

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